Nel giorno dell’ultimo saluto al nostro compianto amico, il Dottor Luca Giuseppe Russo, desidero ricordarlo con quel sorriso disarmante, che la diceva lunga sulle sue grandissime doti umane e che l’ha sempre contraddistinto.
Persona estremamente intelligente, brillante, acuta e profonda, era in grado di connettersi con lo stato d’animo di qualsiasi interlocutore, di stemperare gli animi o di accenderli in un attimo; di essere caparbio, tagliente e impietoso, sempre sincero e orgoglioso; e di essere al tempo stesso un uomo umile, giusto e forte, coi piedi ben piantati per terra, in grado di sdrammatizzare con un sorriso e una battuta a effetto anche le situazioni più difficili e tragiche, che pure non sono mai mancate nella sua vita, e di accettare tutto nel bene e nel male, consapevole del fatto che la forza d’animo è tutto ciò che serve per affrontare con dignità ogni sfida. Durante la malattia queste sue immense doti sono emerse in misura ancora maggiore con una costanza e una coerenza degne della nostra più profonda ammirazione.
Dal punto di vista professionale allo stesso modo ha sempre dimostrato un doppio volto: razionale, rigoroso, perfezionista da un lato e creativo, anticonformista, innovatore dall’altro. La sua curiosità e la voglia di mettersi sempre alla prova ne hanno fatto un professionista incredibilmente abile; la voglia di condividere e la generosità nei confronti dei colleghi ce lo hanno fatto apprezzare e amare sin dal primo incontro e non possiamo che essere felici e riconoscenti al destino di aver goduto della sua amicizia.
Per finire non possiamo non ricordare un’altra sua caratteristica, che lo rendeva davvero unico: una simpatia contagiosa in grado di animare con grandi risate e giochi qualsiasi situazione; era impossibile rimanere seri, quando iniziavano le sue prese in giro e i finti battibecchi, i racconti paradossali e quando con la sua intelligenza metteva in ridicolo le contraddizioni, di cui spesso si parlava troppo seriosamente. In questa registrazione del 2013 lo ricordiamo con una bellissima relazione tenuta in occasione di uno dei convegni dell’associazione italiana Pedro Planas.
Arrivederci, carissimo Luca!